Ius Soli e la vittoria di Trump spiegata bene

In questi giorni stanno circolando letture sulle scelte prese dalla maggioranza conservatrice della Corte Suprema sull’ordine esecutivo di Trump che nega la cittadinanza statunitense a chi nasceva negli Stati Uniti da persone migranti senza permesso di soggiorno. Questo ordine è in evidente contraddizione con il 14esimo emendamento della Costituzione, secondo il quale “tutte le persone nate o naturalizzate negli Stati Uniti e soggette alla loro giurisdizione sono cittadini degli Stati Uniti e dello Stato in cui risiedono”.

Cosa sono gli ordini esecutivi e la sentenza della Corte Suprema

Gli ordini esecutivi sono direttive emanate dal Presidente degli Stati Uniti per gestire il potere esecutivo federale. Non sono quindi leggi e sono rivolte alle agenzie governative e disciplinare questioni interne all’amministrazione.

i giudici conservatori hanno stabilito che i giudici federali non possano bloccare gli ordini esecutivi, ma d’altra parte possono continuare ad emettere sentenze che bloccano uno o più ordini  per i gruppi e individui che hanno presentato ricorso contro l’ordine.

E quindi?

L’ordine esecutivo chiaramente incostituzionale continuerà a non valere per tutti quelli che saranno in grado di presentare un ricorso ad un giudice federale, mentre ora – come prima – gli ultimi tra gli ultimi continueranno ad essere deportati. L’ennesimo brutto segnale di un paese che sta mostrando sempre più il suo lato fascista…

Il peggio potrebbe ancora arrivare

Tra qualche mese – probabilmente ad ottobre – la Corte Suprema dovrebbe dire la sua sullo Ius Soli. Vedremo cosa riusciranno a tirare fuori.

Tanti danni sono già stati fatti. Come scrive la giudice liberal della Corte Suprema, i suoi colleghi conservatori – tre dei quali insediati da Trump nel suo primo mandato – stanno creando un “nuovo regime giuridico” in cui tutti i nostri diritti sono a rischio. “Permettere al governo di applicare [l’ordine esecutivo sulla cittadinanza di nascita] anche solo contro un neonato è un attacco al nostro ordine costituzionale e antitetico all’equità e all’interesse pubblico”.

“La decisione della Corte non è altro che un invito aperto al governo ad aggirare la Costituzione”.
“Nessun diritto è al sicuro nel nuovo regime giuridico creato dalla Corte. Oggi la minaccia riguarda la cittadinanza naturale. Domani, un’altra amministrazione potrebbe cercare di confiscare le armi da fuoco ai cittadini rispettosi della legge o impedire alle persone di determinate fedi di riunirsi per praticare il loro culto”.

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